viernes, 1 de febrero de 2013

Leemos más o leemos menos con la abundancia de información en la actualidad.

No tiene que ver con la asignatura, pero ya que lo tengo escrito, lo quería colgar, quién sabe a quién llegará el mensaje del ensayo.


Leggiamo di più o leggiamo di meno nell’era d’internet, è una domanda aperta che non è semplice da rispondere. In questo articolo, non si prova a dare una risposta concreta alla domanda ma a dare ai lettori una delle parecchie opinioni che si trovano sullo stesso soggetto.

Si potrebbe dire che oggi, attraverso internet, abbiamo un acceso diretto e in tempo reale all’informazione di qualsiasi tipo di cui uno abbia bisogno. Non dobbiamo aspettare nemmeno che sia l’ora del telegiornale. Il limite della ricerca è infinito. Infatti c’è chi dice che l’internet ci facilita la vita di una maniera che prima non avrebbe immaginato nessuno. Dalla ricerca del nuovo lavoro al procedimento dell’attività commerciale i compiti sono più facili grazie alla possibilità della trasmissione immediata dei dati, testi ed immagini. Ma davvero leggiamo di più adesso con tutta questa tecnologia?

Benché ci si trova davanti ad uno schermo d’acceso all’universo informatico dove c’è tutto ciò che si può immaginare di cercare, non è pura matematica l’equazione e nemmeno una relazione di proporzionalità diretta quella secondo la quale più informazione c’è, più si legge. Invece, siccome abbiamo troppa informazione da ricevere ma non abbastanza tempo di digerirla, si tende a impiegare le tecniche di lettura rapida come la lettura verticale, la tecnica di ‘skim and scan’ o anche di leggere solo il principio e la fine di un testo accademico per profittare al massimo del ‘poco’ tempo che abbiamo, in comparazione con l’informazione disponibile. Possiamo riferirci alle parole di Umberto Eco, il quale nel suo articolo di ‘La Stampa’ scrive: ‘Non dedichiamo alla lettura sul computer il tempo che dedicheremmo alla lettura integrale del quotidiano’.

Quest’ultimo argomento ci porta ad un altro: il fenomeno dell’accorciamento e della semplificazione del linguaggio che si utilizza in alcuni giornali, ma soprattutto nella rete sociale. Ci si trova in una situazione nella quale le frasi di ciascuna lingua diventano ogni volta più corte e si osserva che nel futuro prossimo, è probabile che rimangano in uso soltanto le frasi semplici e vadano perdute le frasi più complesse, dato lo sforzo che ci vuole al scriverle ed anche a leggerle.

Infine, direi che nell’era d’internet, facciamo di più la lettura rapida ma godiamo di meno della lettura di qualità per il fatto che leggiamo in fretta per prendere solo l’idea generale d’ogni testo a cui abbiamo acceso e che dobbiamo leggere. Ora, non mi dica che non c’ha mai provato a leggere un testo  solo attraverso l’introduzione e la chiusura, omettendo tutto il suo svolgimento, come chissà sta facendo con questo articolo? 

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